COME ESSERE I MIGLIORI? CON IL BENCHMARKING!
da Sara Santoni | Apr 13, 2016 | BLOG |
Come essere i migliori nella propria attività? Come essere azienda leader di mercato?
Quando le aziende e i professionisti che ho clienti mi fanno questa domanda, c’è un elemento comune che caratterizza le mie risposte. Questo elemento è il benchamrking, tecnica manageriale usata nelle aziende. Più semplicemente il benchmarking è uno strumento di management che permette di individuare il migliore concorrente possibile, quello che rispetta gli standard di successo, che si può permettere di dettare gli standard a tutti gli altri.
Se pensiamo al calcio mondiale, sicuramente un buon benchmarking va fatto sulle squadre spagnole di Real Madrid e Barcellona, le squadre più forti!
Il metodo è stato elaborato negli anni Settanta ed è stato utilizzato per la prima volta dall’azienda Xerox per migliorare le proprie prestazioni.
A darne una definizione è anche nel 1996 la Commissione Europea: “processo sistematico e continuo per la comparazione delle performance, delle funzioni o dei processi delle organizzazioni […] allo scopo non solo di raggiungere quelle performance ma di superarle” (Commissione Europea, 1996).
Ma perché dovresti usare il benchmarking nella tua azienda o attività?
Perché per essere il migliore devi conoscere lo standard da raggiungere per perseguirlo e superarlo. Un esempio: per valutare se il numero di visite che fa il tuo sito è un buon risultato, devi comparare le tue performance col migliore sito in assoluto del tuo settore ed iniziare ad elaborare una strategia costruttiva di conseguenza.
Quali sono gli step del benchmarking?
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Valutazione: quali imprese sottoporre a benchmarking tra i migliori dei nostri competitors;
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2 – Misura: Come misurare le performance individuando un criterio chiaro ed oggettivo di valutazione da applicare alla nostra azienda e ai nostri concorrenti..
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Sintesi: Come il migliore dei nostri competitors abbia raggiunto questo obiettivo analizzando quali skills (capacità) e features (funzionalità) ci mancano per ottenere lo stesso risultato.
Il più efficace tipo di benchmarking è quello del marketing, il cosiddetto:
Formal benchmarking, una vera e propria strategia che permette di implementare e migliorare il business e di avere un riscontro oggettivo dell’attività svolta. Il Formal benchmarking si divide in due sottogruppi:
Performance benchmarking – consiste nel paragonare i livelli di performance di due aziende su un processo specifico. Le informazioni che se ne ricavano possono essere usate per identificare opportunità di crescita e di miglioramento e per settare dei target per le performance della nostra azienda. La migliore performarce, quella realizzata dall’azienda leader per il nostro settore, dovrà essere il nostro benchmark ideale da raggiungere.
Best practice benchmarking – riguarda lo studio e la ricerca di imprese che abbiano buone performance in particolari aree di interesse. I processi stessi di queste imprese sono studiati sia nei livelli delle loro performance, ma soprattutto nelle loro reciproche concordanze positive ed efficaci che seguano un codice di condotta basato sul benchmarking. Le conoscenze ottenute attraverso questo studio e le buone performance o le pratiche migliori vengono adattate e incorporate nei processi dell’impresa.
In sintesi una buona pratica di benchmarking coinvolge l’intero processo di business che va dalla identificazione e dalla definizione fino all’analisi e all’implementazione delle pratiche migliori utilizzate dall’azienda leader per quel settore. Per maggiori informazioni contattatami sarasantoni@businesstude.com