Siamo spesso obbligati a prendere decisioni professionali e nella vita di tutti i giorni basandoci su pochi elementi e in alcuni casi anche incerti. E ci capita così di dover raccogliere tutto il nostro coraggio per farlo quando magari siamo ancora all’inizio di un progetto e la conoscenza delle connessioni è davvero limitata. Inoltre, questo genere di decisioni è spesso anche quello di portata maggiore, con le conseguenze più rilevanti. Verso la fine di un progetto ne sappiamo sicuramente di più e i dubbi sono inferiori , ma è anche vero che ormai sono rimasti pochi elementi su cui prendere una decisione.
La domanda fondamentale è pertanto quando dobbiamo oltrepassare il passaggio tra dubbio e decisione.
E attenzione, spesso rimandiamo solo perché abbiamo dei dubbi senza renderci conto che rimandare è già di per sé una decisione. In pratica, quando ritardi una scelta sei già arrivato inconsapevolmente a una decisione, che però non comunichi (magari neanche a te stesso), il che porta insicurezze nella tua squadra. Per questo motivo è sempre meglio dirlo chiaramente.
Due teorici dell’organizzazione, i danesi Kristian Kreiner e Soren Christensen, propongono a questo proposito il modello consequenziale delle decisioni: gli assi cartesiani mostrano come l’entità delle conseguenze di una decisione si rapporta al grado di conoscenza.
clicca sull’immagine per ingrandire

MODELLO CONSEQUENZIALE DELLE DECISIONI BLOG

Dal modello arriva un consiglio: sii coraggioso e osa prendere decisioni anche se ne sai ancora poco.
Martin Lutero affermò che solo chi decide esiste. Possiamo anche rendere più opportunistica la saggia frase dicendo che: una decisione vale fino a quando verrà rivista! E per prendere la decisione giuste ricordati di scrivere chiaramente il tuo obiettivo e di pianificare il percorso e le azioni per raggiungerlo. Per farlo nel migliore dei modi, un coach ti è indispensabile!