Quante volte, dopo aver avuto una grande idea, te la sei vista uccidere, quando era ancora fragile, da un amico, da un collaboratore, dal partner, dal collega o dal capo?
Quante volte tu stesso hai, magari inavvertitamente, ucciso le idee di conoscenti che le hanno  condivise con te  e create per darti maggiore sicurezza o benessere?
E infine quante idee hai cacciato dalla  mente, appena le hai formulate, perché venivano a ledere la tua personale tautologia (coerenza interna di idee e processi)?
Quando uccidi le idee significa che hai attivato i tuoi killer creativi e nella mia personale esperienza di mental coach questi killer delle idee sono sempre molto attivi. Per sconfiggerli devi conoscerli, averne consapevolezza così da capire subito quali sopprimere prima che entrino in azione.
Ecco la lista: poni attenzione perché sono sempre in agguato.
  • L’abitudine, il pensare secondo schemi abitudinari, il non voler uscire dal tuo guscio, ormai ben solidificato (la nota zona di comfort).
  • La paura di sbagliare, e quindi di perdere qualcosa, di regredire.
  • La paura di esporti, di far brutta figura, di non essere all’altezza del proprio ruolo sociale.
  • L’aggrapparti agli idoli, agli stereotipi, ai totem, al contrario di ciò che è vivente.
  • La scarsa autostima, chi si stima sa che il cambiamento lo arricchirà sempre.
  • Le ‘piccole frasi’che così procedendo formuli e che uccidono le idee (clicca e salva l’immagine box)
killer creativi
Per sconfiggere i killer ti consiglio di affidarti al coaching che attraverso tecniche efficaci smonta una ad una, fino in fondo, ogni convinzione killer: sono quelle che uccidono le idee, la tua creatività, la tua motivazione e la tua azione.  E poi, finalmente puoi spiccare il volo e raggiungere la tua meta. Contatttami sarasantoni@businesstude.com