Dal retail al food, passando per auto e beauty: la capacità di comunicare on line attraverso i contenuti editoriali di qualità è ormai indispensabile per le aziende e i professionisti che cercano sempre nuovi modi per coinvolgere, emozionare e creare brand value per gli utenti.

In questa guerra della visibilità, a vincere è chi riesce a stare al vertice della piramide, investendo agilmente nei format più evoluti. Per sapere come fare, seguimi.

Per essere premiati dagli utenti, ci sono 3 principali trend di content marketing da seguire per aumentare la tua visibilità e quella della tua azienda.

  • Umanizzare il brand
    Il personal branding e la leadership di pensiero sono destinate a diventare sempre di più un ambito di giurisdizione del marketing. Ormai è cosa evidente che i consumatori si fidano più di chi lavora per un brand e ci mette la faccia che del brand stesso. Gli elementi di umanizzazione sono infatti quelli che consentono di creare un legame più empatico tra i vari pubblici e l’azienda. Ciò significa che le aziende che puntano sul digital devono imparare a coinvolgere anche i loro dipendenti come risorsa di esperienze e conoscenze del marchio.

 

  1. Spazio ad algoritmi oggettivi.

Gli algoritmi, luogo del vero valore, definiscono le azioni da compiere in funzione di dati e contesto. Un algoritmo può essere una formula, una ricetta, come quella della Coca Cola, ‘algoritmo’ vecchio, statico e segreto, che ha creato un impero. Oggi, dentro gli imperi dei social gli algoritmi governano le nostre attività private o commerciali, senza che ce ne rendiamo conto. Decisi dai vertici di Facebook, Linkedin, Instagram e Twitter, gli algoritmi selezionano i contenuti che possono circolare e decretano l’eliminazione di altri, e noi utenti ignari pubblichiamo e stiamo a guardare (l’arrivo delle notifiche). Il primo social network che ha iniziato a cambiare gli algoritmi è Facebook, che mentre prima utilizzava un criterio di visualizzazione cronologico, da qualche tempo ha deciso quali contatti mostrare nei nostri profili, quali pagine o contatti suggerire, appunto in base sulla base di regole stabilite strategicamente da Zuckerberg. Tanto che ora per decidere quali contenuti pubblicare on line, molti dei più famosi brand assumono esperti e consulenti che decodificano algoritmi in continuo cambiamento e diversi da social a social. La conseguenza è che alle pagine delle aziende oggi è richiesta più oggettività (algoritmica) e meno soggettività intellettuale.

 

  1. Diventare Influencer e far crescere la community

Il terzo trend è creare una community per trasformarla in un amplificatore del brand e usare l’influencer marketing come vero e proprio canale distributivo capace di aiutare gli sforzi delle tradizionali pubbliche relazioni. Infatti molti brand utilizzano gli influencer, i nuovi gatekeeper della comunicazione di brand, cioè personaggi o esperti che sono seguiti dai fans o followers perché ritenuti affidabili e credibili al pari di amici e familiari. Gli influencer nell’era del digital sono destinati ad avere potere inter-settoriale.

E ora divertiamoci un po’ ed entriamo nel vivo del content marketing dei top brand. Ho scelto 3 tipologie diverse di content che stanno riscuotendo grande successo. Scoprili e utilizzali per fare modelling per il tuo brand.

Primo caso emblematico è quello di Sephora, brand nel settore del beauty, che, invece di pagare i propri impiegati o un consulente per gestire un blog di bellezza, lascia tutto in mano ai propri utenti/consumatori, che diventano così i veri gestori di un content marketing user-generated. Il suo hub di contenuti è la sua stessa community di appassionati e fedelissimi, che discutono di prodotti, di trucchi, di moda e condividono consigli e suggerimenti su cosa acquistare.