Autore Luca Maria Giansanti, istruttore di golf e sport coach
La teoria delle sfere d’influenza può aiutarci a migliorare la qualità della nostra vita. Spesso ci arrabbiamo per cose che non sono minimamente sotto il nostro controllo.
Altre volte ci può succedere di trovare alibi esterni, per cose che invece dipendono esclusivamente da noi. Io la uso molto con gli atleti che seguo, nel mental coaching sportivo.
Immaginate tre sfere, una dentro l’altra. La più piccola è quella del controllo, questa sfera riguarda tutto ciò che dipende da noi e dalla nostra volontà. Ad esempio se vogliamo allenarci basterà metterci la tuta e andare in palestra.
La seconda sfera è quella dell’influenza. Riguarda cose che possiamo influenzare ma sulle quali non siamo noi a decidere. Ad esempio, posso dare il massimo durante gli allenamenti, per convincere il mio allenatore a farmi giocare la prossima partita, ma la decisione finale spetterà a lui.
Infine la sfera del coinvolgimento. In questo sfera “contiamo zero” ed è fondamentale farsene una ragione. Il giorno della finale diluvia e il campo è allagato. E’ inutile arrabbiarsi, sprecheremmo solo energie inutilmente.
Capire di volta in volta in quale sfera ci troviamo, ci farà vivere molto più sereni e consapevoli nelle situazioni che non dipendono da noi e ci farà assumere invece le nostre responsabilità in quelle dove abbiamo pieno controllo.