Comunicare efficacemente significa suscitare il contatto con l’interlocutore, accrescere l’impatto emotivo della parola grazie ad una gestualità espressiva. Anche i gesti della mano giocano un ruolo importante. Più le persone sono stanche, frustate, depresse più i loro gesti sono poveri. Al contrario quando il loro pensiero è vivo tale vivacità è rafforzata dalla ricchezza dei gesti. Quando siamo vicini gli uni agli altri la ricchezza del nostro spirito si esprime attraverso le mani. L’articolazione del pensiero si esprime attraverso l’articolazione dei polsi. Più lo spirito è flessibile, più è flessibile il polso che volteggia nell’aria. Abbiamo tutti visto come un oratore fa gesti ampi quando i suoi ascoltatori sono lontani da lui, mentre i suoi gesti sono molto più discreti e minuziosi quando comunica con loro a 1,50 metri di distanza, così come facciamo tutti noi nelle relazioni umane
Al momento della nostra nascita i nostri polsi non erano aperti. Tenevamo le braccia chiuse contro il petto. Incentrati su noi stessi fino a sei mesi, ci appropriavamo di diversi oggetti che ci venivano dati. Poi improvvisamente a quell’età abbiamo iniziato a lanciarli. Abbiamo preso coscienza dell’esterno. Percepivamo che c’era un mondo esterno, un altro diverso da noi. Per gli specialisti dello sviluppo del bambini, l’apertura dei polsi è chiamata supinazione, è il segno dell’apertura verso l’altro e verso il mondo. E’ aprendo i polsi e mettendoli in movimento che diamo forza alle parole che accompagnano i gesnti. Il rapporto tra la parola e il gesto passa attraverso i polsi. Poiché l’emisfero sinistro è molto coinvolto nel linguaggio parlato il polso destro risulta più mobile. I movimenti della mano sinistra sono meno diretti. L’articolazione del polso dà alla mano la flessibilità necessaria ad afferrare. Aprendo i polsi verso l’esterno apriamo il nostro universo mentale. E quando ci chiudiamo mentalmente sono ancora i nostri polsi che con la loro chiusura esprimono questo fenomeno. Le espressioni avere la mente aperta e avere la mente chiusa, essere flessibili o essere rigidi sono metafore che i nostri polsi traducono con una precisa metronomica. Le donne, a causa del modo in cui ruotano i polsi, sembrano più aperte degli uomini. Infatti generalmente li aprono con più decisione.
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