Alcune azioni ci sembrano destinate al fallimento sin dall’inizio. La ricerca di un determinato lavoro, il superamento della selezione per un master prestigioso, l’impegno che richiede un progetto importante. Sebbene «proviamo» a fare tutto quello che è in nostro potere, non riusciamo che ad avanzare di pochi passi. Nella maggior parte dei casi la ragione di questo fallimento sta proprio nella parola «provare».
La focalizzazione su un obiettivo che riteniamo importante, infatti presuppone concentrazione di energie, di risorse e di tutte le nostra facoltà; richiede cioè una tensione all’agire che ci impegnerà come se fossimo completamente certi che raggiungeremmo quel risultato. Molto spesso si «prova» a cercare un lavoro, seguendo molte strade, per esempio mandando il curriculum, andando alle agenzie interinali o ai centri per l’impiego e rispondendo alle inserzioni. Ma se non otteniamo il risultato desiderato in questo modo, ciò significa semplicemente che la strategia è inefficace e richiede azioni diverse, probabilmente più focalizzate.
Chi ha visto il film Guerre Stellari ricorderà sicuramente l’addestramento del giovane Luke da parte del cavaliere Jedi Yoda. «Fare o non fare, non c’è provare», tuona ad un certo punto il maestro dopo che Luke aveva timidamente affermato «Proverò». Questo è l’insegnamento e l’’atteggiamento che dovremo tener ben presente quando siamo impegnati a raggiungere i risultati che riteniamo più importanti.